LA STORIA - sabato 5 ottobre 2024
Sei in: »Portale di Sant'Anna di Stazzema »LA STORIA
C’è, però, una terza Italia, che in quei giorni del settembre 1943, sostenuta dagli eserciti tedeschi, rivendica la propria autorità politica nel paese.
Alla notizia della caduta di Mussolini, l’intero PNF, nel giro di poche ore, si sfalda. I gerarchi maggiori e minori si chiudono nelle proprie case, si danno alla fuga o scendono nelle piazze per mischiarsi alla folla in giubilo. Una paralisi ed un disorientamento su cui certamente agiscono il timore per la propria incolumità e quella delle proprie famiglie. C’è poi la traumatica constatazione dell’esultanza incontenibile delle folle per la fine del Fascismo, dell’immenso odio con cui il popolo abbatte i suoi simboli e attacca il duce.
La rinascita del Fascismo, nella Repubblica di Salò, scaturisce in un frenetico balletto di consultazioni e di ambizioni conflittuali tra i gerarchi del dissolto regime, sotto la diretta supervisione tedesca e in un contesto di subordinazione alle esigenze militari ed economiche del Reich, che vedeva nella rinascita del fascismo in Italia solamente come l’opportunità di disporre di uno strumento fedele di governo in quella vasta retrovia del fronte di guerra che è diventata la penisola, senza alcuna reale fiducia verso gli ex-alleati.
Il 15 settembre 1943 la radio comunica che "Benito Mussolini ha ripreso la suprema direzione del fascismo in Italia. Tre giorni dopo in un discorso radiofonico da Monaco, lo stesso Mussolini, annunciando la rinascita di uno stato fascista, indica il compito di riprendere le armi al fianco della Germania. Il 23 settembre, data ufficiale di nascita della Repubblica di Salò, Mussolini rientra in Italia dove si sistema alla Rocca delle Caminate.