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Testata Memoria

LA MEMORIA - sabato 20 aprile 2024 

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[LA RICERCA DELLA VERITA']

Introduzione

La ricerca della verità

Le prime indagini sull’eccidio di Sant’Anna furono condotte nell’ottobre del 1944, da una Commissione Militare Americana e, nel 1947, dal Servizio Investigativo Britannico. Esistevano già al tempo elementi precisi per l’identificazione dei responsabili.

Per cinquant’anni, tuttavia, fino al 1994, non si è riusciti a giungere ad una verità definitiva circa il crimine di Sant’Anna. Quell’anno, a Roma, mentre prendeva avvio il procedimento penale contro Eric Priebke innanzi al Tribunale Militare, a Palazzo Cesi, sede della Procura Generale Militare, veniva scoperto un armadio (ribattezzato poi “Armadio della Vergogna”) contenente 695 fascicoli per i quali, a seguito di un’ordinanza del Procuratore Generale Militare, Enrico Santacroce, il 14 gennaio 1960, veniva disposta una “provvisoria archiviazione”. Il Consiglio della magistratura militare deliberava, in data 7 maggio 1996, una indagine conoscitiva sulle ragioni dell’occultamento dei fascicoli. Nel frattempo, due di quei fascicoli, il n. 1976 ed il n. 2163, l’8 marzo 1995 venivano trasmessi alla Procura Militare di La Spezia: erano i fascicoli relativi al massacro perpetrato a S.Anna di Stazzema. Il processo penale, iniziato il 20.04.2004, vedeva inizialmente alla sbarra tre imputati (Sommer, Sonntag e Schönemberg), ciò anche a seguito dell’iniziale proscioglimento di altri tre, con sentenza emessa dal G.U.P., Dott. Rivello, successivamente rinviati a giudizio dalla Corte d’Appello Militare di Roma (Bruss, Rauch e Schendel).

Nuovi e decisivi elementi per giungere all’individuazione dei responsabili sono stati forniti dalla giornalista tedesca Cristiane Kohl che ha pubblicato, sul Suddeutsche Zeitung, i risultati di una lunga ricerca effettuata negli archivi militari tedeschi, in collaborazione con lo storico Carlo Gentile. Nello svolgimento del processo venivano quindi rinviati a giudizio altre quattro ex SS , quali Concina , Gropler, Richter e Göring, quest’ultimo peraltro reo confesso.

Il 22 giugno 2005, alle ore 19.40, il Tribunale Militare di La Spezia, emetteva dispositivo di sentenza, con il quale dichiarava colpevoli tutti i dieci imputati, condannandoli alla pena dell’ergastolo.

Mentre sotto il profilo giudiziario un punto fermo è stato messo, sotto il profilo politico, la Commissione parlamentare d’inchiesta , istituita con la legge n. Legge 15 maggio 2003, n. 107 e la cui attività è stata prorogata con la Legge 25 agosto 2004, n. 232, prosegue le proprie indagini circa le cause dell’archiviazione provvisoria e quelle dell’occultamento dei fascicoli. Gli elementi probatori contenuti nei 695 fascicoli riguardano eccidi che hanno provocato circa 15.000 vittime.



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